Domenica 2 febbraio, presso il palazzetto dello sport Palapergola di Potenza, si è svolta la terza edizione del BJJ MEDITERRANEO CUP, competizione lucana di Jiu Jitsu Brasiliano, valevole per il punteggio del Ranking Nazionale.
L’evento, promosso dall’Unione Italiana Jiu Jitsu, si è avvalso della collaborazione dello staff della nostra Accademia e la partecipazione è stata massiccia, come ci aspettavamo: il Mediterraneo Cup ha infatti registrato 520 iscrizioni di atleti provenienti da tutto lo stivale.
Puntuale e precisa l’organizzazione, diretta dalla nostra Serena Lamastra, che ha riscosso un enorme successo e grandi consensi da parte di tutti i team che hanno aderito.
Importante la partecipazione dei più piccoli e del gentil sesso, a conferma che questa disciplina è praticabile da tutti, fin dalla prima infanzia.
13 le medaglie d’oro conquistate dagli Atleti Lucani del Budo Clan ad opera di:
Dontello Angerame, Luigi Salviulo, Emanuele Colella, Luca Lovallo, Nunzio Grieco, Mariangela Liuzzi (doppio Oro), Zaira Barbarino, Gabriele Feo, Simone Fabrizio, Roberta Lonato, Fatima Tancredi e Samuela Reibaldi.
Splendide le performance anche di tutti gli altri atleti che sono arrivati sul podio pur non centrando il risultato più ambito.
Ad aggiudicarsi la Mediterraneo Cup il team nazionale Budo Clan del maestro Dario Bacci capitanato in regione dal nostro Massimiliano Monaco, secondo classificato il team nazionale Tribe Jiu Jitsu del maestro Federico Tisi rappresentato in Basilicata da Tommaso Tricarico, al terzo posto la W.C.R.A. del maestro Paolo Girone.
A spiegarci in poche parole cos’è questo bjj, ci hanno spiegato le nostre cinture viola e allenatori dell’Accademia Alfredo Falconieri e Gerardo Di Nuzzo, che hanno seguito agli “angoli” i ragazzi del team:
“Il jiu jitsu brasiliano è un’arte marziale efficace e non violenta che ha rivoluzionato l’intero panorama degli sport da combattimento, differenziandosi per strategia e metodologia.
La sua peculiarità sta nell’essere basata principalmente su tecniche di leva articolare e di strangolamento, usate soprattutto dopo aver portato al suolo l’avversario, per costringerlo a desistere dal combattimento o a non essere più in grado di continuarlo.” -ha affermato Gerardo-
“Sebbene lo stile di jiu jitsu in questione sia fortemente orientato al combattimento, la pratica quotidiana di questa disciplina non è violenta ma al contrario sicura e compatibile con persone di ogni genere ed età e porta con sé una serie di benefici notevoli, che vanno al di là delle tecniche di efficace difesa personale.
La filosofia che regola e sta alla base del jiu jitsu brasiliano, infatti, rende spesso quest’arte uno stile di vita per chi la pratica.
Gli appassionati, se guidati nel modo corretto, trovano così una forte motivazione per adottare abitudini più salutari con indubbi benefici per la propria salute e sviluppano una maggiore sicurezza in sé stessi. ” – ha aggiunto Alfredo.
Che dire, siamo veramente orgogliosi di com’è andata questa terza edizione del Mediterraneo Cup che lascia un’eco di entusiasmo con una lunga scia!
Noi siamo già pronti per la prossima…