MMA – “Mixed Martial Arts”
Le origini delle Arti Marziali Miste o più comunemente chiamate MMA è da ricercare moltissimi anni addietro, alle radici del combattimento e della guerra.
L’arte del combattimento nasce migliaia di anni fa come condizione necessaria di sopravvivenza.
Metodiche, strutture e tecniche nate (in origine) per semplificare la vita dei guerrieri per consentire un apprendimento più rapido ed una maggiore capacità di “vittoria” ai fini della propria sopravvivenza.
Negli anni il concetto di combattimento ha subito diverse “mutazioni”, diventando in tantissime, quasi la totalità delle culture anche un fenomeno di intrattenimento (come per es. ai tempi dell’antica Roma).
In altre parti del mondo ha subito altri generi di mutamenti, alcune volte conservando il carattere “ludico” e dando il via anche ai primi fenomeni sportivi (come in Grecia), e altre volte diventando parte integrante della propria cultura, della propria vita quotidiana e della propria filosofia di vita (come in Cina). Questo ha comportato (in parte), senza rendersene conto, un appesantimento dello studio, molto spesso deviandolo dal concetto originario di sopravvivenza.
E così sono nate moltissime arti, discipline e stili di combattimento in ogni parte del mondo, mantenendo in ognuno la propria identità.
Avvicinandosi sempre più ai giorni nostri, l’era della globalizzazione e soprattutto con l’arrivo delle armi, il concetto di guerra e di combattimento è cambiato tanto da trasformare le “arti” e le discipline che lo componevano, in qualcosa di “snaturato” in un certo senso e di “meno pericoloso”.
Un significativo punto di svolta è stato segnato da Bruce Lee, il quale ha sicuramente il merito di aver portato le arti marziali in ogni angolo del mondo (motivo per cui fu anche duramente criticato).
L’innovazione del suo approccio era la multidisciplinarietà e l’abbandono degli schemi inefficaci ereditati dalla tradizione e l’introduzione dei movimenti della pugilistica e della scherma. E’ quindi corretto poter affermare che mentre Brucee Lee rivoluzionava le arti marziali tradizionali, Helio Gracie e tutta la sua enorme famiglia sfidavano con il loro Brazilian Jiu Jitsu ed il combattimento al suolo, tutte le arti marziali, sottolineandone l’efficacia e ponendo le basi delle “Mixed Martial Arts”.
La particolarità di questo sport da combattimento (inizialmente privo di regole) è proprio quella di “testare” e confrontare l’efficacia di alcune arti a discapito di altre e di mettere alla prova le capacità di adattamento dell’atleta.
Il risultato è uno scenario molto più ampio del normale, poichè è necessario affrontare il combattimento in tutte le sue distanze: di striking (in genere basato sulla kickboxing), trapping (combattimento ravvicinato), lotta (proiezioni al suolo, leve articolari, strangolamenti) e il ground & pound (colpi durante la lotta).
Le Distanze
La complessità risiede nel sapersi muovere in tutte distanze e nel saper miscelare i propri saperi anche in base alle capacità dell’avversario.
Inoltre la curva di apprendimento necessaria per diventare un buon atleta di MMA si dilunga maggiormente nel tempo, dando i suoi frutti dopo un periodo maggiore rispetto ad altre discipline, essendo necessario imparare nello specifico molte di esse.
Il programma da noi proposto si fonda su tutte le competenze specifiche acquisite nel tempo nella kickboxing, nella muay thai, nel Sanda e nel taekwondo per lo striking, miste alle tecniche di lotta del Jiu jitsu brasiliano con e senza kimono.
Una parte fondamentale e specifica dell’MMA è il lavoro alla parete della gabbia ed il ground and pound .
Entrambe rappresentano il connubio tra i colpi e la lotta.
Per maggiori informazioni:
MMA – Mixed Martial Arts – Wikipedia