Dopo gli Emirati Arabi, voliamo in Egitto. Simone Quinta Convocazione di quest’anno in Nazionale.
La lettera arriva da Monza, 15 ottobre 2025.
Lo conosco da quando era un bambino.
Piccolo, ora diventato alto, silenzioso, con quello sguardo che diceva già tutto: “voglio solo imparare”.
Da allora non ha mai smesso.
Mentre tanti cercavano di spiegare la fatica, lui la faceva.
Oggi si chiama Simone Fabrizio, classe 2006, il lucano convocato al Raduno Collegiale Azzurrabili di Shoot Boxe e Kick Jitsu del 26 ottobre a Scarlino (GR).
Una convocazione che vale come un sigillo, perché dietro c’è una vita di allenamenti, di silenzi, di giorni uguali e necessari.
A dicembre volerà al Cairo, per i Campionati Mondiali, dopo quelli di KickBoxing negli emirati Arabi, in punta di piedi, con la calma di chi sa cosa vuol dire crescere dentro una palestra, non fuori.
Simone non fa rumore.
Mai una parola in più.
Non lo senti vantarsi, non lo senti lamentarsi.
Vince, perde, poi torna a lavorare in silenzio.
E mentre il mondo scorre, lui resta lì, a contare i respiri, a limare i dettagli.
La sua vittoria è tutta lì, quando rimane solo il rumore dei guantoni che toccano il sacco e lui continua ad affilare i dettagli.
Nel suo curriculum c’è una lista di titoli che sembrano trofei, ma sono solo capitoli di un libro scritto col sudore:
Campione Italiano Kick Light 2021 e 2025.
Campione Italiano Kickjitsu e MMA Light 2025.
Oro al Campionato UIJJ di BJJ FIJLKAM.
Oro nei Campionati Italiani di Contatto Pieno – Seconda Serie Seniores.
Convocazioni in Nazionale tra Cadetti, Juniores, Seniores.
Europei a Budva. Mondiali a Jesolo. Convocazione ai Mondiali di Abu Dhabi.
Simone è la prova che la Basilicata, piccola com’è, può avere un cuore enorme.
Un posto dove i numeri non contano, ma le persone sì.
E dietro ogni medaglia c’è il lavoro del Comitato Regionale Federkombat Basilicata, con il Maestro Biagio Tralli che da anni tiene acceso un fuoco vero, non di facciata.
E poi c’è la nostra casa: l’Accademia delle Arti Marziali e Sport da Combattimento di Potenza.
Un posto che sa di sudore e rispetto, dove ogni giorno costruiamo qualcosa che non si vede ma si sente.
Un metodo, una famiglia, una direzione.
Non abbiamo scorciatoie.
Solo il tempo, la pazienza e quella ossessione che chiamiamo allenamento.